La storia di Eraclea

Nell'antica laguna di Eraclea, dai Romani ai Dogi, si intrecciano storia e mistero, plasmando un'eredità di epiche trasformazioni.


Nell’ampio contesto storico che abbraccia l’evoluzione del territorio dove oggi sorge Eraclea, gli eventi che ne hanno plasmato l’identità risalgono addirittura a prima dell’arrivo dei romani nella regione, avvenuto nel lontano 186 a.C. In quel periodo remoto, l’area attualmente occupata dalla città era coperta dalle quiete acque di una laguna, una distesa paludosa da cui emergevano pittoreschi isolotti. Tra questi, uno spiccava per la sua rilevanza e dimensione: l’isola di Melidissa, il cui nome suscita ancora oggi enigmi e misteri irrisolti.

Tuttavia, il destino di Eraclea avrebbe subito un ulteriore snodo epocale con l’avvento dei romani, che imposero la loro dominazione. L’espansione dell’Impero Romano portò con sé un nuovo corso per la regione, ma non sarebbe stata una transizione senza scosse. L’onda delle invasioni barbariche, che flagellò la terraferma veneta, miracolosamente risparmiò l’incanto della laguna e dei suoi isolotti. È in questo contesto che emergono gli eventi cruciali tra il 638 e il 640 d.C., quando i nobili provenienti da “Opitergium” (l’odierna Oderzo), sotto la guida del vescovo San Magno, si trovarono costretti dalla pressione di Rotari, sovrano dei Longobardi, ad abbandonare la loro città natale e a stabilirsi sull’isola di Melidissa. Fu in questo momento che la storia scrisse una nuova pagina, cambiando il nome dell’isola in “Heraclia“, un omaggio vibrante all’imperatore bizantino Eraclio.

L’identità di Eraclea, divenuta così saldamente connessa a questa nobile storia, avrebbe continuato a evolversi. Nel cuore del VII secolo, l’isola prosperava, pulsando con una popolazione densa e una ricchezza che ne faceva risplendere gli angoli. L’importanza della città divenne così pregnante che si ritenne necessario unificare la gestione di tutte le isole circostanti sotto una guida centrale, dando vita a un’istituzione che avrebbe plasmato il futuro: il Doge. Fu nel 697 d.C. che il primo Doge, Paolo Lucio Anafesto, un orgoglioso cittadino di Eraclea, prese il timone, consolidando ulteriormente l’importanza della città e della sua eredità inestimabile nella storia delle isole e delle lagune.

In sintesi, l’arcana eredità dell’isola di Melidissa, divenuta l’elegante Heraclia, rappresenta un microcosmo di storie epiche intrecciate con l’ascesa e la caduta di imperi, con le fasi mutevoli della storia umana. La forza trainante di questa storia affonda le radici nelle acque placide della laguna, si estende attraverso il dominio romano e le invasioni barbariche, e si innalza nella maestosa figura del Doge, incarnando la resilienza e la grandezza di Eraclea attraverso i secoli.

Ultimo aggiornamento: 07/09/2023, ore 07:23

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