Il nome di questa località appare per la prima volta nella “ Carta Topografica del Regno Lombardo Veneto , incisa a Milano nell’Istituto Geografico Militare dell’I.R. Stato Maggiore Generale Austriaco nel 1833 ”.
Era circondata a nord-est dalla vasta palude degli Stretti . Una penisola si protendeva all’interno della valle. Il nome è dovuto al primo proprietario dei terreni asciutti che si trovavano a sud e a ovest.
Ca’ Turcata confina con Isiata , frazione di San Donà di Piave, il cui nome deriva da “Iso’lata” ( isola o grande isola), zona che emergeva dal grande Lago della Piave.
Nella mappa di Angelo Dal Cortivo (1532) risulta una località col nome di “Dosso detto l’Arzeron” che probabilmente corrisponde a questo rialzo del terreno.
Non ci sono testimonianze circa l’epoca dei primi insediamenti , ma si pensa che siano avvenuti tra la fine del 1600 e l’inizio del 1700 quando, in seguito alla rotta della Landrona, il Lago della Piave si andava piano piano svuotando.
La frazione si sviluppò dopo il 1920 , quando il Consorzio di Bonifica Ongaro Superiore completò la bonifica dell’area.
Nel 1940 don Umberto Mezzaroba, parroco di Grisolera, per raccogliere i fedeli nei giorni di festa, adattò un granaio dei fratelli Giuseppe e Antonio Coppo a luogo di culto. L’anno prima il comune aveva adattato una casa a scuola elementare.
Per voto personale del parroco in quella chiesetta provvisoria venne collocato un quadro di San Gabriele dell’Addolorata . Nel 1942 fece costruire una chiesetta in una sala annessa alla casa del cappellano.
Il 24 luglio 1950 il curato don Antonio De Rai donò il terreno per costruire una chiesa. Il 24 aprile 1954 Ca’ Turcata divenne parrocchia .
I lavori per la costruzione della nuova chiesa parrocchiale iniziarono nel luglio del 1961 su progetto dell’architetto Dimitri Handjeff. Fu consacrata dal Patriarca Giovanni Urbani il 15 settembre 1962.
Vi sono custodite le reliquie di San Gabriele e di San Pio X con autentica.
Dalla chiesa veneziana di San Vidal provengono quattro grandi reliquiari in lamina d’argento con le reliquie dei santi martiri Crescenzio, Liberto, Giusta e Benigno.
Nel 1963 fu terminata anche la costruzione dell’ asilo infantile dedicato alla Madonna degli Angeli e affidato alle cure delle Suore Francescane di Susa.
Il centro di Ca’ Turcata si trova vicino all’ antica Cittanova . Lo provano alcuni reperti rinvenuti dai contadini, ma soprattutto l’ urna del Vescovo di Cittanova Felice , ritrovata il 15 luglio 1865 in località “la Mutera” alla profondità di circa un metro. Nel sarcofago di pietra non c’erano né l’anello, né il pastorale, né altra insegna vescovile, ma solo lo scheletro.
Le ossa vennero sigillate in una cassetta e sepolte nel cimitero comune per disposizione del Patriarca Luigi Trevisanato.
L’ urna venne ceduta dalla signora Bortolina Plutis-Sardagna, proprietaria del campo, al comune di Grisolera e rimase sulla piazza fino al 1870.
Ma il senatore Torello, che a quel tempo stava allestendo il nuovo Museo dell’Estuario, la fece trasportare a sue spese a Torcello .
Da allora il sarcofago dove si legge “ Hic requiescit Felis Episcopus ” è sempre rimasto sull’antica piazza.