A chi è rivolto
Questo documento è rivolto a chi intende ottenere l'autorizzazione per lo scarico di acque reflue domestiche ed assimilate in acque superficiali o sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo. È destinato ai soggetti che hanno titolo per richiedere tale autorizzazione in relazione a lavori edilizi che prevedono interventi di realizzazione, modifica o adeguamento dello scarico fognario.
Descrizione
Parere di Conformità
La richiesta di autorizzazione allo scarico delle acque reflue domestiche ed assimilate in acque superficiali o sul suolo e negli strati superficiali del sottosuolo deve essere preceduta dalla presentazione, da parte del soggetto che ne ha titolo, di apposita istanza autorizzativa (Permesso di Costruire, SCIA, CILA ecc…) all’Ufficio Edilizia Privata, relativa alla realizzazione delle opere edilizie in cui sono previsti gli interventi di realizzazione, modifica o adeguamento dello scarico fognario. Alla stessa pratica dovrà essere allegata, sottoscritta dal richiedente e da un tecnico abilitato iscritto all’albo professionale, la documentazione di cui all'art. 9 del Regolamento.
L'ufficio Edilizia Privata provvederà ad inoltrare la documentazione sopradescritta all’Ufficio Ecologia, al fine di acquisire il relativo parere attestante la conformità delle opere da eseguirsi sulla fognatura con i contenuti del presente regolamento, eventualmente richiedendone l’adeguamento allo stesso.
Richiesta di autorizzazione allo scarico
Il titolare dovrà presentare la richiesta di autorizzazione allo scarico all’Ufficio Ecologia, mediante l'utilizzo di apposita modulistica, allegando una dichiarazione, firmata anche dal Direttore Lavori e dall’Impresa esecutrice, in cui verrà attestata la conformità delle opere fognarie al progetto presentato ed alle eventuali prescrizioni emanate (v. art. 14 del Regolamento).
La richiesta va inoltrata tramite PEC.
Sono necessarie n. 2 marche da bollo da euro 16,00 (n. 1 per l'istanza e n. 1 per l'autorizzazione).
I diritti di segreteria sono pari ad euro 55,00
Validità e rinnovo dell'Autorizzazione
L’autorizzazione allo scarico, per acque reflue domestiche ed assimilate che non recapitano in fognatura, ha validità quadriennale (art. 124, comma 8 del D.Lgs. n. 152/2006 e ss.mm.ii.).
L'autorizzazione, nei soli casi di reflui di tipo domestico, si intende tacitamente rinnovata se non intervengono variazioni significative della tipologia di trattamento e più in generale delle caratteristiche dello scarico, previa presentazione da parte dell’intestatario dell’autorizzazione, di dichiarazione ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. n. 445/2000 e ss.mm.ii. entro sei mesi dalla scadenza.
Per gli scarichi assimilati al domestico, come prescritto dall'art. 34, comma 8, ultimo capoverso delle N.T.A. del P.T.A., è obbligatorio presentare richiesta di rinnovo, da inoltrare un anno prima della scadenza.
È obbligatoria la richiesta di nuova autorizzazione allo scarico nel caso di variazioni apportate alle modalità di scarico e in ogni caso in cui si verifichi uno scarico con caratteristiche qualitative e quantitative diverse (es.: modifica del tipo di attività esercitata nell’unità immobiliare - in caso di scarico assimilabile -, cambio di destinazione d’uso dell’unità immobiliare, ecc.).
Le modifiche relative alla sola variazione della titolarità dell’attività da cui origina lo scarico sono soggette a richiesta di volturazione dell’autorizzazione esistente, da inoltrarsi a cura del nuovo titolare entro 30 (trenta) giorni dalla variazione del titolo, con dichiarazione che quanto attiene allo scarico non ha subito variazioni. In mancanza della richiesta di voltura da parte del nuovo titolare nei termini indicati, le autorizzazioni, pecedentemente rilasciate, decadono automaticamente, a meno di motivate ragioni formalmente trasmesse dal richiedente.
Come fare
Per ottenere l'autorizzazione, il richiedente deve presentare un'apposita istanza autorizzativa all'Ufficio Edilizia Privata, relativa ai lavori edilizi coinvolti. Inoltre, deve allegare la documentazione richiesta dall'articolo 9 del Regolamento. Successivamente, la richiesta di autorizzazione allo scarico deve essere inviata tramite PEC all'Ufficio Ecologia. In alternativa è possibile inoltrare la richiesta anche attraverso lo Sportello Unico delle Attività Produttive - SUAP.
Cosa serve
Per la richiesta di autorizzazione allo scarico, è necessario compilare un modulo specifico e allegare una dichiarazione firmata anche dal Direttore Lavori e dall'Impresa esecutrice, attestando la conformità delle opere fognarie al progetto presentato e alle eventuali prescrizioni emesse.
- istanza autorizzativa;
- documentazione prevista dall'articolo 9 del regolamento;
- dichiarazione di conformità firmata.
Cosa si ottiene
Ottenendo l'autorizzazione allo scarico, il richiedente ha il permesso di scaricare acque reflue domestiche o assimilate in acque superficiali o nel suolo e negli strati superficiali del sottosuolo, a condizione che le operazioni siano conformi al progetto presentato e alle prescrizioni emesse.
Tempi e scadenze
L'autorizzazione allo scarico per acque reflue domestiche ha una validità quadriennale. Tuttavia, l'autorizzazione può essere tacitamente rinnovata se non ci sono variazioni significative nel trattamento delle acque o nelle caratteristiche dello scarico. In caso di variazioni, è necessario presentare una richiesta di rinnovo entro sei mesi dalla scadenza. Per gli scarichi assimilati al domestico, è obbligatorio presentare una richiesta di rinnovo un anno prima della scadenza. In caso di variazioni sostanziali, è obbligatoria la richiesta di una nuova autorizzazione allo scarico.
Procedure Collegate all'Esito
Se l'Ufficio Ecologia rilascia un parere di conformità alle opere fognarie, il richiedente può procedere con l'autorizzazione allo scarico. Tuttavia, se viene richiesto l'adeguamento delle opere, sarà necessario apportare le modifiche richieste prima di ottenere l'autorizzazione definitiva. In caso di variazioni significative o cambiamenti nelle caratteristiche dello scarico, sarà necessario seguire procedure specifiche per ottenere una nuova autorizzazione. Inoltre, nel caso di cambio di titolarità dell'attività, è richiesta una procedura di volturazione dell'autorizzazione esistente entro 30 giorni dalla variazione del titolo.
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