La formazione del territorio di Eraclea risale a più di 10.000 anni fa. All’origine del tratto pianeggiante litoraneo si trova l’opera dei fiumi Tagliamento, Livenza, Piave e Sile.
I sedimenti trasportati da questi fiumi, in sinergia con l’azione delle onde e del vento, hanno portato alla formazione delle spiagge che, progressivamente, hanno isolato ampi tratti di mare dando origine alle lagune.
Il paesaggio originario presentava un litorale basso e sabbioso, con lidi a profondità variabile. La sua nota caratteristica era la duna, spesso suddivisa in cordoni paralleli al mare.
Oltre il primi cordone di dune sabbiose instabili ne esistevano altre, create dai fenomeni atmosferici, sulle quali la vegetazione prosperava, diventando resistenti alla continua pressione del vento e delle onde.
A partire dal XVI secolo, in seguito alla costruzione dell’Argine di San Marco sul lato destro della Piave allo scopo di salvaguardare la laguna di Venezia dagli interramenti causati dal Fiume, il territorio di Eraclea fu invaso dal “Lago de la Piave”. Fino alla seconda metà del 1800, oltre il 70% del territorio era sommerso dalle acque.
Oggi la complessità dell’ambiente naturale originario ha lasciato il posto a una notevole semplificazione, dovuta soprattutto alla vasta opera di bonifica iniziata a partire dalla seconda metà del XX secolo.
Sono state prosciugate vaste aree, spianate dune, riempite depressioni, eliminati boschi e sottoboschi, piantate specie arboree non autoctone a veloce accrescimento.
Nelle fertili campagne di Eraclea si coltivano mais, soia, frumento, viti, frutta e verdura. È ancora presente, in un’area limitata, la coltivazione del riso, diffusa prima della bonifica.
Il clima della zona viene definito “temperato umido ad estate calda“.